17.11.07

Friends will be friends

Un invito improvviso che non posso rifiutare. Il compleanno più importante di un'amica speciale.
Qualche giorno prima la telefonata supera molti confini. Dall'Italia alla Francia. Inaspettata e piacevole come tutto ciò che si desidera segretamente e che... sorprende.
E' tempo di regali. Non qualsiasi, no... Qui ci vuole un qualcosa di significativo, qualcosa che ricordi qualcosa e che possa portare ad un lucicchio di lacrime di gioia.
Si, è quello giusto!
Passano un paio di giorni e la festa arriva.
Eccola, bella come sempre! Sprizzante di gioia, come sempre!
Speciale.
Come sempre!
Sbircia nel sacchetto e abbozza una risata.
Quanto le vuole bene...

Un gran numero di persone intorno ad altre, di tutte le età.
Alcuni sconosciuti, un pò di conoscenti e poi gli amici di una vita.
Quelli che non vedi da tempo e a cui salteresti addosso appena li incontri.
Quelli che non dimenticherai mai.
C'è lui che mi ha fatta crescere, che mi ascoltava sempre, che era sempre pronto a consigliarmi e a tirar fuori la parola giusta al momento giusto. Lui che è così buono e stronzo al tempo stesso. Testardo al punto giusto. Determinato come non mai.
C'è un altro lui che in passato non ho sopportato, con cui ho avuto le mie prime liti, che è riuscito in parte a farmi tirare fuori il carattere, lui per cui ho pianto. Lui che in una notte ho conosciuto veramente, seduti su una balla di fieno sopra un ponte. Ci siamo amati e odiati inspiegabilmente.
C'è lei, che però continuo a vedere. Lei a cui ho dedicato tante parole scritte, ormai. Lei che sta passando un brutto momento, che si nasconde dietro un muro apparentemente non sgretolabile. Lei che non si limita a guardare, ma che sa osservare.
Quanto li adoro...

E infine c'è la festeggiata. Semplice e serena. Intelligente e buona. Ingenuamente troppo buona, ma sta crescendo... lo vedo.
Mentre la guardo scartare i regali con quell'allegria negli occhi, capisco perché tutti le vogliono bene, perché gran parte di quelle persone sono lì in quel momento.
Per lei, che illumina le giornate con uno sguardo.



°voglio ricordarvi così°

2.8.07

___FORSE___

Chiara pensa. Pensa alle parole di un amico.
Forse dovrebbe solo pensare di meno. Forse il segreto per stare meglio è tutto lì.
Forse.
Secondo l’amico i forse andrebbero eliminati. E lei crede abbia ragione.
In fondo, la maggior parte dei problemi che le logorano la mente se li crea lei stessa. E proprio a causa di quei dannati forse.

Questa notte è nato Andrea. Davvero un bel bambino.
A Chiara fanno effetto i neonati. Fanno lavorare troppo il suo cervello. E non può non farle effetto la vista della cugina, per la quale nutre un affetto inspiegabile, che tra le braccia tiene la sua Creatura, sebbene non sia la sua prima Splendida Creatura.
Lei così dolce. Lei così ingenua. Lei così indifesa. Lei così bambina. Lei così… Chiara.
Lui così dolce. Lui così ingenuo. Lui così indifeso. Lui così bambino. Lui così… Paura.
Chiara ha paura.

Si sente gli occhi bagnati. Deve trattenersi. Tanto ormai è una professionista nel trattenere le lacrime. Nessun problema.
E li guarda insieme, così complici. Ma scosta lo sguardo dopo un attimo. Non ce la fa.
Un’infermiera maleducata la salva. Si tranquillizza.

Quanto amore nasconde quel bambino?
Chiara spera di saperlo, un giorno. O forse no…
La sua minutezza la spaventa e la affascina allo stesso tempo. I bambini sono un mistero, per lei.
E allora le augura in silenzio, tra un battito accelerato e un singhiozzo segreto, di vivere bene. Gli dà il benvenuto in questo mondo che a lei non piace. Questo mondo che è probabilmente la causa del suo temere.

Gli occhi della mamma esprimono una gioia immensa, incomprensibile per molti. Per Chiara. E la sua voce ricorda al piccolo tutti i problemi che hanno passato in quei nove mesi, tra la risata e la commozione. E vanno avanti così, come se esistessero solo loro due. Come se la vita d’un colpo fosse diventata perfetta e semplice. Basta un sorriso, basta uno sguardo che cela un legame profondo per toccare il cielo. Chiara lo sa. E’ quello che desidera ogni giorno.

Chiara s’immagina cresciuta. Chiara si vede su quel letto. Chiara crede che non si sentirà mai pronta. Lei che, solo ripensandoci, svuota il suo corpo di lacrime. E non smette più.
Finché il suono di un citofono non la riporta al presente.
Come odia questa vita banale.

10.7.07

UN QUALCUNO SPECIALE

Ad un certo punto arrivi a pensare che niente di quello che speravi in questo mondo si può realizzare.
Che il matrimonio è una formalità.
Che non vale la pena avere figli, se devono crescere così.
Che tutto è un'inculata, insomma.
Più ti guardi intorno più vedi superficialità, ipocrisia, finto moralismo, opportunismo e... stupidità.
Tutto gira intorno a una o due cose. Due, direi.
Le due cose più squallide e insignificanti che, prese da sole, non valgono niente.
Eppure per certa gente sono tutto.

E ad un certo punto ti sorprendi.
Grazie al caso ti trovi affianco qualcuno che ti porta a rivalutare tutto. Qualcuno che riaccende in te la speranza. Qualcuno che ti porta a conoscere un altro mondo in questo mondo.
Non è un pianeta popolato, no. Però è stracolmo di tante buone cose. Di ciò che manca qui, a noi.

E quel qualcuno non lo dimenticherai mai, perchè ha reso in te possibile l'impossibile.
E' anche per lui se sei come sei.
E' anche per lui se hai ripreso a credere nei sogni. Nei sogni che possono avverarsi, basta volerlo.

Lui che, da quel poco che sai, ha vissuto la vita come vorresti viverla tu. Lui che è così pieno di amore, di passione, di istinti, di valori... di conoscenze. E che, nonostante racchiuda in sé tutte queste perle, è un uomo.

Forse se vi dicessi che questo qualcuno ha accanto a sé l'altra metà del suo cuore... beh forse, mi crederete maggiormente. Perchè quando si è in due, tutto cambia. Tutto è migliore. E se si è in tre lo è ancora di più!
E questo terzo mi dà un'ulteriore speranza, un'altra commozione. Perchè è figlio di suo padre. In tutto e per tutto.
Se li guardo sogno, sogno ad occhi aperti. Perchè vedo il mio futuro. Così come lo vorrei.
Ed ogni tanto, quando li penso scende una lacrima. Una lacrima di gioia, di speranza, di emozione.
Una lacrima che spero di versare ancora per molto tempo.


Grazie per come sei.

Per come... siete.

4.6.07

Vorrei Quel Tuo Abbraccio per l'Eternità

Basta Un minimo gesto. O anche La sola intenzione di compiere Quel piccolo gesto. Ti stupisci. Ti meravigli di te, del Tuo pensiero. E ti chiedi come sia possibile. Tu che riesci a fare Quel qualcosa che non sei mai stato in grado di fare. Perchè non ne avevi la forza, perchè il tuo maledetto istinto di bambina prendeva il sopravvento. Prevaleva sulla tua volontà.
Quando ti accorgi che stai crescendo. Quando ti rendi conto che Quella tua immaturità sta scomparendo. Quando senti dentro di te di poter porre fine a Quella tua incapacità di seguire il tuo volere. Di abbandonare per un attimo paranoie futili e pianti insensati.
Ti senti fiero di te stesso. E desideri ringraziare Chi ti è stato affianco, Chi ti ha permesso, con pazienza e determinazione di sentirti un pò più maturo. [perchè "il fine giustifica i mezzi", in Amore]
E tutto sta nel trovare una foto, fra libri e fogli impolverati e dimenticati. Nel farti mille castelli negativi. Nel gettarGliela davanti. Nel buttarti sul letto. Nel pensare pensare pensare. Nel calmarti. Nell'alzarti. Ma soprattutto nel rimetterla al Suo posto.
Perchè è lì che è sempre stata ed è lì che deve stare.
Perchè, a volte, un abbraccio spazza via i cattivi pensieri.
Vorrei Quel Tuo Abbraccio per l'eternità.

26.5.07

SILENZIO

Un parcheggio, vicino ad una chiesa. Uno dei soliti posti.
Lui e lei, seduti l'uno affianco all'altra, in macchina.
Fuori piove. E' una pioggia leggera, fine, di quelle piacevoli.
E c'è silenzio, un gran silenzio. Uno di quei silenzi che seguono una discussione, ma anche uno di quelli intensi e profondi, che emozionano quando vissuti.
Nella testa della ragazza vagano mille pensieri, tutti diversi, ma che alla fine si ricongiungono ad un unico suo desiderio.
Guarda fuori e tutto le sembra bellissimo (una siepe, un albero, una rete, un prato ed un solo neo: il lampione. Illumina... lei odia la luce, rovina i prodotti della sua immaginazione, riportandola alla realtà, che così appare veramente troppo reale, veritiera ed immutabile).
Strano il suo veder tutto bello, non è proprio da lei. Essa stessa si stupisce, ma non ci fa caso se non per un attimo. Eppure è proprio così; istintivamente si sforza di cambiare questa sua convinzione, ma è inutile. Quella che la circonda è per lei un'atmosfera suggestiva, per quanto semplice e naturale. Forse è perchè ha di fianco lui.
Hanno discusso, non litigato. E ora vanno avanti coi loro pensieri, distaccandosi l'uno dall'altra. Lei però percepisce un qualcosa che, silenzioso ed immobile, li unisce. Che lega le loro anime.
Accorgendosene, quasi automaticamente, chiude le sicure dell'auto. Nessuno può separarli, sono loro due e basta, nel loro mondo, lontani da quello vero che pare non sfiorarli neppure.
Lei pensa, pensa, pensa... e riesce a formulare una frase. Ci pensa ancora, convincendosene sempre più. Deve dirgliela, assolutamente.
Il tempo passa, ma i pensieri non cambiano. Non riesce a trovare il momento giusto, anche se in verità qualsiasi attimo sarebbe adatto.
La luce di fronte a lei la infastidsce, prova a chiudere gli occhi, ma le gira la testa. Allora li apre, rassegnata.
Uscita dall'indecisione che l'aveva assalita:
" Io e te staremo sempre insieme "
Lui risponde:
" Finchè lo vorrai "
Un attimo di esitazione da parte della ragazza: non sopporta che si possa mettere in dubbio questa sua volontà.
Insiste:
" Io e te staremo sempre insieme "
Lui le bacia la mano. E di nuovo si ricade nel silenzio.
Questa volta è lui a fare il primo passo:
"Cos'è che ti spaventa? "
"Niente. Non mi fa paura niente. Mi credi? "
" Si. Ti amo. "
" Anche io. "
Silenzio.
" A cosa stai pensando? "
" Niente... cose a caso. "
Lei si rende conto per l'ennesima volta di quanto sono diversi.
Gli prende la mano, lui gliela stringe e la accarezza.
Silenzio.
Un bacio, tenero e dolce. Lungo.
" Vuoi sapere a cosa pensavo prima? "
" Dimmi. "
" Che hai delle bellissime mani. "
Un abbraccio, stretto.
E si ritorna alla normalità:
" Mi porti a casa? "
" Certo. "
Seguono i discorsi di sempre, quelli di tutti i giorni. E' come se non fosse accaduto niente. Niente che li avesse turbati. Niente li può turbare, in realtà.
Tornano a casa.
La ragazza si sdraia, accende il computer e inizia a scrivere.
Niente la rende più felice

23.5.07

THE SHOW MUST GO ON

E ti ritrovi a scrivere su un foglio completamente bianco. Devi riempirlo, vuoi riempirlo. Perchè? Non lo sai. E non ti importa nemmeno più di tanto.
L'amore supera tutto... me la devo ficcare bene in testa questa cosa.
Puoi essere lontano quanto vuoi dalla persona a cui ti senti legato, puoi non vederla da mesi e mesi, puoi non averci scambiato una parola da molto tempo, puoi persino riuscire a non ricordarla.
Ma lei c'è. C'è sempre stata. E sempre ci sarà.
Purtroppo non è semplice capirlo al volo. Bisogna soffrirci, starci male, disperarsi; servono lacrime, singhiozzi, fazzoletti, silenzi, sfoghi... INEVITABILE.
...
All' improvviso tutto cambia.
Sei davanti a lei muto e timoroso come mai avresti voluto sentirti. Provi quel disagio che tra breve scomparirà, ne sei certo. E non vedi l'ora... aspetti speranzoso che tutto torni come una volta. Impossibile, d'accordo. Improbabile, è vero. Ma a te basta averla davanti. Ti accontenti di poter condividere quella serata con lei, per te è già un gran traguardo.
Senti salire le lacrime da dentro, le trattieni. Rovineresti tutto. Non te lo puoi permettere.
Di nascosto la guardi, pensi a quanto speciale sia, a quanto il tuo cuore riesce a provare per lei.
Lei che è LA tua amica.





Empty spaces - what are we living for
Abandoned places - I guess we know the score
On and on, does anybody know what we are looking for...
Another hero, another mindless crime
Behind the curtain, in the pantomime
Hold the line, does anybody want to take it anymore
The show must go on,
The show must go on

22.5.07

COME SARA' PER NOI?

Buio, Caldo e Silenzio. Ecco ciò che mi basta in questo momento.
Ripercorro col pensiero quelle immagini, che difficilmente lasceranno spazio nella mia mente.
Come sarà per noi?
Una casa.
Un letto affianco ad una grande finestra che ci svela pioggia, una luna incompleta e infinite stelle.
E poi disordine, caos, ordinato però.
Di profumo sicuramente poco, dalla cucina forse! Ma anche da uno stanzino imboscato!
Cene veloci e gustose, tranquille serate sul divano, ubriachi di felicità, di birra e vino rosso. Immersi nella pace più totale e circondati da fumo profumato.
Sere solitarie, senza te, già mi stanno aspettando. Pomeriggi di festa, giocate fino a tarda notte, con gli occhi stanchi ma con nessuna voglia di spegnere la luce.
Silenzi, rumori, suoni. Di tutto.
Respiri affannosi, altri interrotti da singhiozzi, botte scherzose, urla rabbiose, pianti soffocati, schiocchi di baci, sussurri di piacere, scoppi di risa improvvise, note leggere e profonde, versi disperati e veritieri.
Luci di candele, di lampadine in tarda età.
Il flash di una macchina fotografica che immortala il tutto. Perchè dovrò capire di non trovarmi in un SoGnO.
Come sarà per noi? Non te lo so dire, ma so che sarà... Ecco ciò che mi basta in questo momento.

JUST...

Si è accesa una nuova speranza.
Ho sentito il suo calore.
L'immaginazione è propria di chiunque.
Ma questa non l'immaginazione di chiunque. Questa è la mia immaginazione.
Ciò che mi rende viva. Ciò che riempie la mia esistenza.
Se poi sia realtà o meno. Questo non lo saprete.
Benvenuti.