26.5.07

SILENZIO

Un parcheggio, vicino ad una chiesa. Uno dei soliti posti.
Lui e lei, seduti l'uno affianco all'altra, in macchina.
Fuori piove. E' una pioggia leggera, fine, di quelle piacevoli.
E c'è silenzio, un gran silenzio. Uno di quei silenzi che seguono una discussione, ma anche uno di quelli intensi e profondi, che emozionano quando vissuti.
Nella testa della ragazza vagano mille pensieri, tutti diversi, ma che alla fine si ricongiungono ad un unico suo desiderio.
Guarda fuori e tutto le sembra bellissimo (una siepe, un albero, una rete, un prato ed un solo neo: il lampione. Illumina... lei odia la luce, rovina i prodotti della sua immaginazione, riportandola alla realtà, che così appare veramente troppo reale, veritiera ed immutabile).
Strano il suo veder tutto bello, non è proprio da lei. Essa stessa si stupisce, ma non ci fa caso se non per un attimo. Eppure è proprio così; istintivamente si sforza di cambiare questa sua convinzione, ma è inutile. Quella che la circonda è per lei un'atmosfera suggestiva, per quanto semplice e naturale. Forse è perchè ha di fianco lui.
Hanno discusso, non litigato. E ora vanno avanti coi loro pensieri, distaccandosi l'uno dall'altra. Lei però percepisce un qualcosa che, silenzioso ed immobile, li unisce. Che lega le loro anime.
Accorgendosene, quasi automaticamente, chiude le sicure dell'auto. Nessuno può separarli, sono loro due e basta, nel loro mondo, lontani da quello vero che pare non sfiorarli neppure.
Lei pensa, pensa, pensa... e riesce a formulare una frase. Ci pensa ancora, convincendosene sempre più. Deve dirgliela, assolutamente.
Il tempo passa, ma i pensieri non cambiano. Non riesce a trovare il momento giusto, anche se in verità qualsiasi attimo sarebbe adatto.
La luce di fronte a lei la infastidsce, prova a chiudere gli occhi, ma le gira la testa. Allora li apre, rassegnata.
Uscita dall'indecisione che l'aveva assalita:
" Io e te staremo sempre insieme "
Lui risponde:
" Finchè lo vorrai "
Un attimo di esitazione da parte della ragazza: non sopporta che si possa mettere in dubbio questa sua volontà.
Insiste:
" Io e te staremo sempre insieme "
Lui le bacia la mano. E di nuovo si ricade nel silenzio.
Questa volta è lui a fare il primo passo:
"Cos'è che ti spaventa? "
"Niente. Non mi fa paura niente. Mi credi? "
" Si. Ti amo. "
" Anche io. "
Silenzio.
" A cosa stai pensando? "
" Niente... cose a caso. "
Lei si rende conto per l'ennesima volta di quanto sono diversi.
Gli prende la mano, lui gliela stringe e la accarezza.
Silenzio.
Un bacio, tenero e dolce. Lungo.
" Vuoi sapere a cosa pensavo prima? "
" Dimmi. "
" Che hai delle bellissime mani. "
Un abbraccio, stretto.
E si ritorna alla normalità:
" Mi porti a casa? "
" Certo. "
Seguono i discorsi di sempre, quelli di tutti i giorni. E' come se non fosse accaduto niente. Niente che li avesse turbati. Niente li può turbare, in realtà.
Tornano a casa.
La ragazza si sdraia, accende il computer e inizia a scrivere.
Niente la rende più felice

1 commento:

GMGhioni ha detto...

Giorni, così, a guardarsi senza parlare. Nell'intesa,o nella discordia. Tesi, quei momenti.

Buona giornata
A.