25.2.08

Si, ma le istruzioni dove stanno?

Gli occhi, pesanti, sembrano non voler altro che chiudersi. Giusto per riposarsi un po’. Mentre il cuore, beh, quello vorrebbe assaporare ogni attimo. Giusto per non perdersi nulla.
Quella è la mia gente, cazzo.E queste le mie insicurezze.
Il gioco è mettersi in gioco. Cos’ho da perdere? Quel fottuto briciolo di autostima che mi ritrovo? Naa. Qui è questione di volontà. Sai, no? Quella sorta di scintilla che fa da comparsa nel mio cervello. A volte mi sembra una banshee che si diverte a sfuggirmi sulle sue verdi colline. Ma menomale che non mi è ancora capitato di specchiarmi nei suoi occhi rosso sangue. Non ci tengo molto, sai com’è. Però un suo grido vorrei sentirlo, per stupirmi di questa sua grande dote. Ecco si… per un suo lamento straziante potrei anche morire [senso proprio e pure figurato]. O forse lo desidero solo per poterla sfidare. O per perdere e porre così fine a quel lieve dubbio che mi provoca. [Che poi, questo dubbio, mi provoca in tutti i sensi].
E la immagino silenziosa sbirciare dalla finestra da cui tutte le mattine si affaccia il mio mondo in cerca di un respiro [/sospiro?]. La scorgo muoversi languida con sguardo di fuoco, tutta apparenza forse. E’ pur sempre un folletto [maligno]. Mi scruta con la testa piegata da un lato, emulando il mio storcere il collo per osservare un particolare di fronte a me. Ora una scossa la dimena. E l’aria si fa pesante. Mi riempie. Mi svuota. Mi abbandona. Le palpebre serrate e la bocca spalancata, io. Contorta in un urlo straziante, lei. La sua voce mi si ficca dentro ed io mi dispero in sua compagnia.
Lacrime e lamenti, che d’improvviso cessano.
Quello spirito deve aver avuto un qualche presagio. Ed io non ho saputo mollare i freni neppure stavolta.
La mia anima e il suo mettersi in gioco si sono dileguati a braccetto.
Possibile che senza istruzioni non riesco?


19.2.08

SCHIZZATI

- Ahhh tu sei pazzo amico!
- Non credo di essere più pazzo di te sai? Io sono per gli estremi: buio e luce, sai di che parlo, e io sono la luce . . . con Mal.
Bè ora facciamo un po' di musica!
- No aspettate! Aspettate!!

Siamo schizzati più di Mickey in Assassini nati. Zero classificabili, fidati… o riesci a intenderci o mollaci. Provaci almeno sta volta, fatti un viaggio in un istante dentro alla mia mente, ti farò da scorta. Non sarà facile quanto sto elemento è imprevedibile, scassa palle, rompiscatole come le briciole dentro al tuo letto. Mattone su mattone metto in piedi il mio progetto. Sembro tenero, funky animaliaco. L'abito non fa il monaco, zero pronostico, scettico con chi gioca sporco come Dick Dastadly, ma sti piloti sul percorso non può raggiungerli, e più le cose vanno storto più fingo forte per fumarmeli. Mi condanni a morte ma son sempre qui col pensiero, finchè vivo, di lasciare le mie tracce. Ultimo e primo, buono e cattivo come due facce, guardando sempre avanti nonostante si respiri stress, se riesco ad immaginarlo riesco a farlo meglio che con i kleenex… Quindi bello seguimi con la mia cricca di schizzati a mo' di Mickey e Mallory.Sempre più assillati dallo stress tecnologico, rincorrendo un mondo sempre più frenetico, figli mutati di quest'epoca che ci ha creati, poi dimenticati, siamo schizzati più di Mickey in Assassini nati. Schizzato come il resto dei fratelli del privè, tutti ribaltati tipo le confezioni del ketchup calvè. Se voglio tipe scolo Heiniken, studio tecniche di prestazione come i punti di pressione, Ken ti sembro fuori tempoh? Analizza bene ciò che sto facendoh! Intonandoh o stonandoh? Sempre attivo anche quando in giro tutto si è già spentoh, e rendoh saltellandoh.Non pensare di far male solo perchè stai infamandoh, zero battersi alle critiche, doti molto biografiche. La mente di sto pazzo non ha limite, sono infrangibile quanto un beta antiproiettile, resterò indelebile come sopra al muro stà lo schizzo delle bombole quando dipinge un writer. Quando parte canto a tempo, attento attendo il colpo dello start, è che hey basso e grasso beat l'Mc che spacca come cat quando stringe il mic. Stermino mc fighetti come con gli insetti il Baigon, faccio ai woofer ciò che fa alle orecchie Taison. Porto qualità in quantità con le mie capacità, pronto all'originalità e se ti va senti qua… Sono schizzato magari sempre più, ho qualche neurone consumato, ho sempre in testa quello che ho studiato. Tranquillo se vuoi fermarmi provaci, bello qui la metrica funziona anche a cappella, basta questo passo verso il lupo aggiunto al suono di sto groove e bello… non mi vedi più. Puoi tirarmi giù, procurati una gru, per aiutarti a fare leva porta tutta quanta la tua crew, perchè mi mangio gli avversari a mo' di Majin Bu. Questo allievo della scena non si frena, si scatena, fa agitare i fondoschiena più di un'altalena… la donzella è la gazzella ed io sono la iena, sempre in vena se c'è da divertirsi e da stripparsi a qualche party con tutti quanti gli amici nostri o in una stanza buia a scervellarsi per migliorarsi, in compagnia di qualche tiro e qualche sorso... Non so la ragione ma ho questa cosa nel cuore, già a tredici anni nel mio registratore, ed ora sento che sta bruciando ancora come allora, con un ricordo in mente dietro ad ogni mia parola.
Sempre più assillati dallo stress tecnologico, rincorrendo un mondo sempre più frenetico, figli mutati di quest'epoca che ci ha creati, poi dimenticati, siamo schizzati più di Mickey in Assassini nati.

°Natural born killers docet°

8.2.08

IDEONA n. 18.739

Vorrei essere come Sick Boy che va a trovare Renton su, ad Amsterdam, per avere indietro quello che gli spetta da quasi 10 anni.
Vorrei stupire.
Vorrei essere come Simon David Williamson che, nonostante i chili messi su in quasi 10 anni (beh, potrebbero davvero essere muscoli quelli), se ne frega dello sfottio di Mark (beh, in realtà mette il broncio, quel permaloso).
Vorrei stupire.
Vorrei essere come Sim che fa il duro, nascondendo con gli occhi pieni di furia e rabbia quel puntino di piacere che prova nel rincontrare il suo migliore amico di un tempo.
Vorrei stupire.
Vorrei essere come Sicky che stupisce Rent boy.
Rents che riflette: "Non è mai stato uno violento, lui. Però la gente cambia."
Ed io li vedo lì, sul pavimento, uno sopra l'altro. Il pugno di Sick ben chiuso e sospeso nell'aria. Lo sguardo ridente di Rents che lo sfotte.

[Adesso spero che lo vede quanto questo è di un merdoso ridicolo. E lo è veramente. Possiamo sistemare tutto, arrivare a una specie di accordo. Sono ancora balordo, ma non sorpreso e, da uno strano punto di vista, fa piacere vederlo. Me lo son sempre sentito che ci saremmo rincontrati.
"Simon, dai, alziamoci, lo sappiamo tutti e due che non mi colpirai" gli faccio.
Mi guarda, ghigna e stringe ancora il pugno e vedo le stelle perché mi arriva dritto sulla faccia.]

Ed io lo so che questi due stronzi sono felici di rivedersi sotto sotto. Lo sento.